domenica 12 gennaio 2020

#33 - La sintesi finale

Con queste righe finisco di descrivere il percorso conoscitivo da me compiuto con questo blog, un percorso che mi ha insegnato  guardarmi intorno con maggiore attenzione, a osservare le cose di tutti i giorni in modo diverso, meno superficiale ma facendo caso anche ai più piccoli dettagli . 
Il tutto è iniziato dal luogo in cui vado in villeggiatura, Exilles (luogo), un piccolo comune della Val di Susa in Piemonte dal nome di origine celtica, tipico per particolari cose e prodotti del luogo e famoso per il mito della “Maschera di Ferro” personaggio storico-leggendario che si dice sia stato imprigionato all’interno dell’omonimo forte che ha anche fornito l’ambientazione di un film e di almeno un libro (di cui purtroppo non ho citazioni) e da un’escursione fatta sulla montagna a circa 2000 metri di quota attraverso il “Pertus” una galleria scavata manualmente con martello e scalpello nel 1526 da Colombano Romean (protagonista). 
Ecco dunque che la mia attenzione si è focalizzata sul martello (la cosa), questo oggetto che, presente in ogni casa, si presta a svariati usi (persino in cucina) e che compare sia in documenti ufficiali quali i brevetti sia in contesti artistici quali la musica, la letteratura, il cinema, i fumetti e comunque nell’arte in generale sia nei francobolli, fino ad assumere il valore di simbolo o addirittura essere citato in numerosi proverbi
Dal punto di vista materiale, ne ho analizzato la sua evoluzione, prendendo in esame la tassonomia, i materiali con cui può essere costruito, la sua anatomia e la scienza fisica su cui si fonda il suo utilizzo e la tecnica impiegata nella sua costruzione, fino ad arrivare a fantasticare una sua evoluzione futura
Ho immaginato anche un museo in cui esporre i più diversi esemplari provenienti da tutto il mondo ognuno individuato con la traduzione del nome nella lingua del paese d’origine e con didascalie che illustrino le diverse azioni che si possono compiere con tale strumento. 
Un aspetto curioso, e per certi versi anche un po’ “giocoso” della mia ricerca è stato poi cercare dei legami tra l’oggetto e i numeri , creare un abbecedario tematico e disegnare una nuvola di nomi sempre legati all’oggetto stesso. 
Per illustrare e riassumere tutto il percorso virtuale fatto, ho poi costruito una mappa concettuale e riunito sotto forma di nuvola tutti i sostantivi, sinonimi e concetti relativi il martello.

venerdì 10 gennaio 2020

#32 - Le azioni della cosa / con la casa

Le azioni del martello:

- martellare
- battere
- forgiare
- colpire
- picchiare
- percuotere
- picchiettare



Le azioni con il martello:

- costruire
- appendere
- battere
- piastrellare
- scalare
- rompere
- frantumare

#31 - L'ABC della cosa

A: alpinista usa per arrampicarsi un particolare martello.

B: biforcuta, la testa del martello da falegname.

C: campeggiatore usa il martello per piantare i picchetti della tenda nel terreno.

D: demolitore, tipo di martello  usato in edilizia che meccanicamente combina l’azione di            un martello e di uno scalpello.

E: Estwing Manufacturing Company è un produttore americano di martelli, asce e altri                strumenti, fondato nel 1923.

F: “fai-da-té” capacità di fare da soli piccoli lavori artigianali o modeste riparazioni, magari          con il martello.



G: gancio, il martello da campeggiatore ha un gancio al fondo del manico per rimuovere i          picchetti


H: hammer, martello in lingua inglese.

I: incudine, modo di dire “trovarsi fra l’incudine e il martello”.

J: jazz, la Martello Jazz Band è un gruppo musicale di Belfast che ha partecipato anche            all’ Eurojazz Festival di Parigi.



K: Kapriol  è un marchio che dal 1927 è diventato il riferimento, a livello internazionale,              negli utensili, nell’abbigliamento e nei dispositivi di protezione individuale per        il                settore dell’edilizia.


L legno, materiale con cui solitamente è costruito il manico del martello.

M: manico, parte del martello che viene impugnata dalla mano.

N: numeratore, tipo di martello usato dalle guardie forestali in montagna per censire gli             alberi.

O: OBI GmbH & Co. Deutschland KG è un'azienda tedesca di grande distribuzione                   specializzata nei settori del bricolage e quindi nella vendita di varie tipologie di martelli.

P: pietra, gli uomini preistorici del Neolitico la usavano per costruire i loro martelli.

Q: quadro: uno dei principali utilizzi del martello nelle case è piantare i chiodi per                       appendere i quadri alle pareti.



R: rame , materiale usato per i martelli nei casi in cui è richiesta un'elevata forza battente,         ma senza provocare danneggiamenti superficiali.


S: scalpello, utensile su cui batte il martello per asportare parti di materiale in forma di               schegge.

T: Thor, personaggio mitologico che impugnava un martello come arma.

U: utensile, quale il martello, inteso come attrezzo necessario allo svolgimento di                       un'attività lavorativa  o di uso domestico.

V: Vulcano, dio latino del fuoco che usava il martello nella sua fucina per battere il ferro.

W: West Ham United Football Club nel logo della squadra calcistica ci sono due martelli             incrociati.

X: xilofono. Strumento musicale a percussione in cui i tasti vengono talvolta percossi con         due martelletti.

Z: zigrinata, tipo si superficie che ha una delle due teste del martello batticarne.

giovedì 9 gennaio 2020

#30 - La scienza e la tecnica della cosa



L’uso del martello sfrutta alcuni principi scientifici della fisica e della meccanica: quando per esempio si deve piantare un chiodo nel legno, pur spingendo con la massima forza possibile non si riesce a far penetrate il chiodo nel legno; se invece si usa un martello, questo esercita una forza impulsiva che può raggiungere intensità molto elevate e questa è la forza che fa penetrare il chiodo anche in materiali molto duri nonostante la resistenza offerte da questi, Il martello rappresenta infatti una leva di terzo genere:  il nostro polso agisce da fulcro mentre la testa di ferro colpendo il chiodo lo fa penetrare nel legno vincendo la resistenza. Più è lunga le leva, meno si fa fatica; infatti il martello deve essere impugnato all’estremità inferiore del manico.



Per quel che riguarda la tecnica, notevole importanza hanno i materiali che vengono utilizzati per la costruzione di ogni singolo elemento del martello







mercoledì 8 gennaio 2020

#29 - I numeri della cosa

Cercando delle relazioni tra numeri e martello, mi è venuta in mente la numerologia della Smorfia napoletana, che associa un numero ad un oggetto e viene, nella credenza popolare, usata per tradurre i sogni in numeri  da giocare alla lotteria



CONTESTO
INTERPRETAZIONE
NUMERO
Sognare martello generale
Sognare martello di ferro
scarso accordo nel campo del lavoro
Sognare martello di legno
carattere sensibile e permaloso
Sognare martello da muratore
vita movimentata
Sognare martello da falegname
idee poco chiare
Sognare martello da orafo             
fortuna momentanea
Sognare martello pneumatico
cambiamenti in famiglia
8


Anche le azioni compiute con il martello possono indicare un numero, soprattutto considerando la smorfia moderna, quella cioè che raccoglie elaborandole tutte le smorfie edite in Italia:

10 – martellare 
2 – colpire 
80 – fabbro 
33 – battere 
58 – scolpire


19  :  Τ τ detta “Tau” è la diciannovesima lettera dell’alfabeto greco

18: T  letta come  “Ti”  è la diciottesima lettera dell’alfabeto italiano



Non solo la cosa in sé ma anche l’atto del martello assume un diverso significato



Fonte:
https://www.smorfia.org/significato-sogni/martello

https://www.lottomaticaitalia.it/it/prodotti/lotto/smorfia/consulta

https://it.wikipedia.org/wiki/Alfabeto_greco

#28 - Il protagonista della cosa

Pensando al “protagonista della cosa” mi viene in mente come testimonial del martello  Colombano Romean, un uomo che ha fatto di questo arnese lo strumento della sua missione: uno scavo attraverso la montagna nel territorio di Exilles in Val di Susa (TO), eseguito appunto con martello e scalpello, gli strumenti che esistevano e che venivano utilizzati all’epoca dei fatti.



Questo personaggio, a partire dal 1526 cominciò il suo lavoro si scavo di un tunnel (Pertus) che sarà poi di 433 metri  per un metro di larghezza per congiungere due vallate e permettere così all’acqua di passare da una vallata all’altra per consentire l’irrigazione dei terreni. 
La cosa che maggiormente impressiona è che questa impresa titanica, durata ininterrottamente 7 anni, fu compiuta da un solo uomo che lassù visse quasi come un eremita con l’unica compagnia di un cane, esempio di incredibile forza di volontà e di notevole ingegno. 
Recentemente ho avuto l’occasione di visitare la galleria e sulle pareti ho potuto vedere i segni dello scalpello, delle nicchie scavate per potervi appoggiare le lanterne che illuminavano il suo lavoro e dei simboli scolpiti quali delle croci e i gigli del Delfinato che permangono ancora incisi nella roccia.



Fonte:
https://www.vanillamagazine.it/colombano-romean-l-uomo-che-scavo-da-solo-un-traforo-alpino/

http://www.parks.it/parco.gran.bosco.salbertrand/pun_dettaglio.php?id_pun=1055

venerdì 3 gennaio 2020

#27 - Il museo della cosa

Pensando di allestire un museo del martello, data la variegata tipologia esistente di martelli, le loro particolari e originali forme, le innumerevoli caratteristiche e funzioni,  lo organizzerei in varie sale, organizzate ciascuna a seconda degli usi diversi per cui questo utensile viene impiegato seguendo comunque un percorso anche temporale. 
Inizierei con un excursus storico con l’esposizione dei primi rudimentali martelli (se ne esistessero degli esemplari) fatti di pietra, fino ad arrivare ai martelli in metallo dell’epoca della rivoluzione industriale. 
Le sale successive verrebbero organizzate in modo che in ognuna vengano esposti martelli affini per utilizzo, dato che  i materiali con cui sono costruiti e la stessa struttura variano a seconda delle specifiche funzioni: per esempio raggrupperei tutte le tipologie di martelli da falegname, arricchendo e integrando tale presentazione con didascalie e immagini che illustrino l’uso che di questi strumenti viene fatto. 
Sarebbe veramente un’esposizione molto variegata, all’interno della quale il martello sarebbe il protagonista, ma sarebbe oltremodo protagonista l’uomo, con la sua creatività e la sua capacità di inventare dispositivi e migliorarli in continuazione per facilitarne l’utilizzo o migliorarne la produttività.

#26 - La cosa sui francobolli

Martello che spezza una catena, francobollo italiano, anno di emissione 1948



Francobollo Vietnam, anno 1978



Lavoratore con martello, francobollo Bulgaria, anno 2010



Martello e bussola, francobollo Germania Est, anno 1958



Proclamazione della Costituzione, francobolli italiani, anno 1948



Stemma: aquila con falce e martello, francobollo Austria, anno 1945



Geologia, francobollo URSS, anno 1968



Journée du Travail, francobollo Libano






#25 - La cosa a casa

Il martello è un oggetto presente, direi anzi indispensabile, in ogni casa, sia di città sia di campagna, sia nelle abitazioni più moderne sia in quelle più classiche, è uno strumento che viene utilizzato sia da professionisti per lavoro sia da utilizzatori improvvisati.

Già da bambino mi piaceva giocare con il martello di legno e avevo il mio banco da lavoro con il traforo e altri attrezzi in plastica: cercavo di imitare mio nonno che a quei tempi quando si dedicava al bricolage era un po’ il mio “eroe”, con tutti quegli oggetti che riusciva a costruire assemblando pezzi di legno.

Adesso utilizzo il martello, quello “vero” stavolta, per aiutare mio padre quando si dedica al lavoro fai da té quale piantare chiodi per appendere quadri o mensole, fissare mobilia e suppellettili di ogni tipo. Ancor oggi, spesso, uso il martello di mio nonno...


#24 - La cosa nel Cinema

“Arance & martello” è il titolo di un film del 2014, opera prima del blogger giornalista Diego Bianchi in cui si ha uno spaccato della storia recente del nostro paese durante il periodo  di governo berlusconiano. Un gruppo di attivisti del Partito Democratico decide di fare una raccolta di firme per far dimettere Silvio Berlusconi dalla presidenza del consiglio e a questo proposito, occupa occupano la sezione del partito, vicino ad un mercato rionale di Roma.




Nel film Pink Floyd – The Wall  di   Alan Parker celebre è la scena  in cui i martelli marciano a ritmo di musica sulle note di Another Brick in the Wall





Thor è un film del 2011 diretto da Kenneth Branagh a cui fanno seguito “Thor: The dark word” nel 2013 e “Thor: Ragnarok” nel 2017 e narra di Thor, personaggio immaginario della Marvel Comics ispirato all’omonimo dio della mitologia scandinava. Thor è armato del potentissimo e indistruttibile martello Mjonir che conferisce poteri straordinari a chi lo impugna.




Fonte:




giovedì 2 gennaio 2020

#23 - La cosa nella Letteratura

Nel romanzo del Promessi Sposi di Manzoni, il termine martello compare più volte, usato sia come metafora , per esempio nel capitolo II “noi poveri curati siamo tra l’incudine e il martello” pronunciata da Don Abbondio, sia come oggetto inteso come battacchio della porta  “si  appressa  alla  porta  che  è  chiusa,   pone  la  mano  al  martello  e  ve   la  tiene 
sospesa …. Finalmente alza il martello e dà un picchio risoluto,” nel capitolo XXXIV.

Nell’opera di Giovannino Guareschi “Don Camillo e il suo gregge” del 1953 ”Peppone stava domando una grossa sbarra di ferro che doveva diventare qualche pezzo complicato di un cancello e, ogni tanto, provava il martello sull’incudine e l’incudine cantava. A Peppone piaceva molto battere il ferro. Battere il ferro rende meno che trafficare attorno ai motori: però dà allegria. Mettere a posto un motore di trattrice o d’automobile è come cercare l’errore che impedisce a un’operazione aritmetica di funzionare: l’uomo si mette al servizio della logica inflessibile della macchina ed è una faccenda umiliante. Cavar fuori a martellate qualcosa da una spranga di ferro è imporre la propria volontà alla materia. Metallo è quello di un motore e metallo è quello di un cancello: ma nel primo caso chi comanda è il metallo, nel secondo chi comanda è l’uomo.“


Anche nella poesia il temine martello compare, in questi casi come oggetto del lavoro quotidiano che con il suo battere regolare scandisce il passare inesorabile del tempo


Poesia di Giovanni Pascoli “Il ritorno delle bestie” tratta da “ I Canti di Castelvecchio”

Non sul pioppo picchia il pennato 
più, né l’eco più gli risponde. 
L’erta sale un uomo celato 
dal carico folto di fronde. 
E il martello d’un legnaiuolo, 
più lontano, più non rimbomba. 
Passa il grido d’un bimbo solo: 
Turella! Bianchina! Colomba! 

Porta in collo l’erba ch’ha fatta, 
nella sua crinella di salcio. 
Le sue bestie al greppo, alla fratta, 
s’indugiano, al cesto ed al tralcio. 
Ei che vede sopra ogni tetto 
già la nuvola celestina, 
le minaccia col suo falcetto: 
Colomba! Turella! Bianchina! 

C’è un falcetto lucido ancora 
su la Pania, al fior del sereno, 
dentro l’aria dolce ch’odora 
d’un tiepido odore di fieno. 
C’è silenzio lassù, dov’erra 
quel falcetto con qualche stella. 
Solo il bimbo strilla da terra: 
Bianchina! Colomba! Turella!



Poesia di Giacomo Leopardi “Il sabato del villaggio”

La donzelletta vien dalla campagna, 
In sul calar del sole, 
Col suo fascio dell'erba; e reca in mano 
Un mazzolin di rose e di viole, 
Onde, siccome suole, 
Ornare ella si appresta 
Dimani, al dì di festa, il petto e il crine. 
Siede con le vicine 
Su la scala a filar la vecchierella, 
Incontro là dove si perde il giorno; 
E novellando vien del suo buon tempo, 
Quando ai dì della festa ella si ornava, 
Ed ancor sana e snella 
Solea danzar la sera intra di quei 
Ch'ebbe compagni dell'età più bella. 
Già tutta l'aria imbruna, 
Torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre 
Giù da' colli e da' tetti, 
Al biancheggiar della recente luna. 
Or la squilla dà segno 
Della festa che viene; 
Ed a quel suon diresti 
Che il cor si riconforta. 
I fanciulli gridando 
Su la piazzuola in frotta, 
E qua e là saltando, 
Fanno un lieto romore: 
E intanto riede alla sua parca mensa, 
Fischiando, il zappatore, 
E seco pensa al dì del suo riposo. 

Poi quando intorno è spenta ogni altra face, 
E tutto l'altro tace, 
Odi il martel picchiare, odi la sega 
Del legnaiuol, che veglia 
Nella chiusa bottega alla lucerna, 
E s'affretta, e s'adopra 
Di fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba.

Questo di sette è il più gradito giorno, 
Pien di speme e di gioia: 
Diman tristezza e noia 
Recheran l'ore, ed al travaglio usato 
Ciascuno in suo pensier farà ritorno.

Garzoncello scherzoso, 
Cotesta età fiorita 
E' come un giorno d'allegrezza pieno, 
Giorno chiaro, sereno, 
Che precorre alla festa di tua vita. 
Godi, fanciullo mio; stato soave, 
Stagion lieta è cotesta. 
Altro dirti non vo'; ma la tua festa 
Ch'anco tardi a venir non ti sia grave.



Nel Manifesto del Futurismo di Marinetti il martello rappresenta invece un oggetto di distruzione:

[…]Ma noi non vogliamo più saperne, del passato, noi, giovani e forti futuristi! E vengano dunque, gli allegri incendiarii dalle dita carbonizzate! Eccoli! Eccoli!... Suvvia! date fuoco agli scaffali delle biblioteche!... Sviate il corso dei canali, per inondare i musei!... Oh, la gioia di veder galleggiare alla deriva, lacere e stinte su quelle acque, le vecchie tele gloriose!... Impugnate i picconi, le scuri, i martelli e demolite, demolite senza pietà le città venerate! […]



Fonte: