lunedì 23 dicembre 2019

#11 - La tassonomia della cosa

Il martello ha origini antichissime ed è senza dubbio tra gli strumenti fondamentali nell’evoluzione dell’uomo:  l’uomo  primitivo probabilmente ha sperimentato molto presto il valore di questo strumento che poteva essere utilizzato come difesa o nella caccia e inizialmente usava pietre di particolari forme come martelli poi scoprì l’utilità di porre un manico a questo strumento.


Nasce il martello vero e proprio: un sasso legato ad un bastone, poi nell’età del rame e nell’antica età del bronzo divenne di metallo con il foro per l’immanicatura e la sua funzione man mano si diversificò fino ad essere utilizzato per la lavorazione del legno, delle pelli e e delle palizzate difensive dei villaggi.


Con lo sviluppo della lavorazione del ferro si ha un notevole incremento dell’utilizzo del martello: in ogni centro abitato il fabbro aveva la sua fucina dove batteva il ferro per modellarlo e farne utensili per l’agricoltura e la vita quotidiana e armi.


Con lo sviluppo dell’utilizzo dell’acciaio e la rivoluzione industriale  il martello si differenzia nelle forme e nei materiali  a seconda della funzione per cui verrà utilizzato dal fissaggio di chiodi ad una parete, allo spaccare, infrangere, frantumare o sbriciolare diversi tipi di materiali rigidi, al battere assiduamente su una superficie solida.








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